La figura professionale del dietista è individuata dal seguente profilo: il dietista è l'operatore sanitario, competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione della politica alimentari, nel rispetto della norma vigente.
Il Dietista svolge funzioni professionali nei seguenti ambiti:
1) Assistenza nutrizionale
• esegue valutazione dietetica raccogliendo ed esaminando la storia clinica, i dati sul comportamento e sulle abitudini alimentari, la storia psicosociale, l'antropometria, i segni e sintomi di interesse nutrizionale, i dati di laboratorio di interesse nutrizionale, la motivazione al cambiamento;
• si interfaccia e collabora con il medico nella valutazione clinica complessiva del paziente;
• pianifica l'intervento nutrizionale tenendo conto della diagnosi e delle eventuali prescrizioni cliniche, degli obiettivi terapeutici;
• pone attenzione nel definire obiettivi realistici tenendo conto di tutte le variabili del paziente;
• esegue il monitoraggio e la valutazione dell'intervento nutrizionale.
2) Promozione, educazione alla salute e prevenzione:
• raccoglie e valuta dati relativi ai consumi alimentari e agli stili di vita;
• partecipa al monitoraggio nutrizionale anche tramite progetti di sorveglianza ed alla formulazione di diagnosi dietetiche di comunità, nel contesto di specifici gruppi a rischio ma anche più generalmente in ambito epidemiologico e sociale;
• contribuisce alla definizione di politiche alimentari mediante valutazione critica delle evidenze disponibili in ambito nutrizionale;
• si occupa della corretta ed efficace comunicazione di argomenti nutrizionali sia se indirizzata a singoli sia verso gruppi e comunità;
• collabora e partecipa alla stesura ed alla realizzazione dei progetti di promozione dei corretti stili alimentari e nutrizionali, anche in integrazione con altre professioni sanitarie e stakeholders;
• elabora materiale informativo-educativo evidence-based.
3) Sicurezza alimentare e ristorazione collettiva:
• organizza e coordina specifiche attività relative alla alimentazione, quali la formulazione di menù e diete per ristorazione collettiva, anche speciali, stimando i fabbisogni in energia e nutrienti degli utenti, ma anche l'appetibilità;
• ha conoscenze giuridiche, di merceologia e di economia che permettano di interagire con i soggetti erogatori del servizio, favorendo la formulazione di diete per la ristorazione collettiva che, pur appropriate da un punto di vista nutrizionale, tengano anche conto delle regole di appalto e dei costi della materia prima e di produzione;
• partecipa alla stesura dei capitolati d'appalto della ristorazione collettiva; contribuisce alle ispezioni di sicurezza igienico-sanitaria alimentare e nutrizionale;
• predispone tabelle dietetiche per specifici gruppi di popolazione sana e con patologie, anche tendo conto delle caratteristiche socio culturali della comunità;
• collabora alla sicurezza alimentare partecipando alla valutazione e alla gestione del rischio, conosce la relativa normativa e le check list dei manuali HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points); conosce e declina i principi del sistema NACCP (Nutrient and hazard Analisys of critical control point) per implementare in modo integrato la sicurezza alimentare e nutrizionale dei pasti; sa interagire con le autorità competenti relativamente alle criticità;
• collabora con gli altri attori coinvolti nel suggerire misure di confezionamento del cibi che possano prevenire il rischio di soffocamento, soprattutto in specifici bacini di utenza a rischio, quali ad esempio bambini, anziani, soggetti disfagici;
• promuove la qualità alimentare anche attraverso indicazioni sulle caratteristiche delle derrate;
• verifica la rispondenza quali/quantitativa tra servizio erogato e tabelle dietetiche; predispone, verifica e controlla il rispetto dei requisiti nutrizionali anche attraverso indagini sulla qualità dei pasti forniti.
4) Organizzazione e gestione in ambito nutrizionale:
• pianifica le proprie attività in base agli obiettivi del servizio, individuando gli ambiti di autonomia e responsabilità professionale sulla base della normativa vigente, del codice etico e degli standard professionali;
• elabora strumenti per uniformare le modalità operative e favorire il lavoro interdisciplinare.
5) Formazione ed autoformazione in ambito nutrizionale:
• valuta il proprio livello di abilità professionale rispetto alle competenze attese e predispone di un piano auto formativo pertinente;
• provvede a dare formazione ai discenti individuando le competenze attese, gli obiettivi formativi e le strategie efficaci per il raggiungimento.
6) Ricerca in ambito nutrizionale:
• utilizza banche dati scientifiche; sa ricercare la letteratura scientifica;
• è in grado di valutare criticamente la qualità scientifica delle evidenze e la loro migliore pertinenza nel rispondere a quesiti specifici;
• integra i risultati della ricerca nella propria pratica professionale;
• contribuisce in base alle proprie competenze ad attività di ricerca clinica e nutrizionale.
Competenze:
Il laureato in dietistica – laurea abilitante alla professione sanitaria di dietista - organizza e coordina le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; collabora con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l'accettabilità da parte del paziente; collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; svolge attività didattico - educativa e di informazione finalizzate alla diffusione dei principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di gruppi di popolazione e della collettività.
Sbocchi lavorativi professionali:
Il dietista può svolgere attività professionale in strutture pubbliche e private, come dipendente o nell'esercizio della libera professione. I principali ambiti lavorativi di questa figura professionale sono le strutture sanitarie pubbliche (ospedali, Residenze Sanitarie Assistenziali, ambulatori, ospedali e case di Comunità, equipe territoriali/domiciliari, setting di promozione della salute, dipartimenti di prevenzione e altri servizi territoriali del Sistema Sanitario Nazionale/Regionale) e private (cliniche, ambulatori, centri termali, centri sportivi, centri benessere). Altri ambiti lavorativi riguardano la ristorazione collettiva (ristorazione ospedaliera, mense scolastiche e aziendali, ecc.), l'industria alimentare, l'industria farmaceutica, la ricerca e la docenza. La normativa in vigore consente lo svolgimento di attività libero professionale in studi professionali individuali o associati, società sportive ecc.
La professione del dietista è compresa della Classificazione delle attività economiche ATECO nella voce 85.14.2 (Attività professionali indipendenti, attività sanitarie non svolte da ospedali né da medici, ma da personale legalmente riconosciuto).
A livello del S.S.N./S.S.R., si prevede un incremento della necessità di tale figura in relazione ai problemi prioritari di salute evidenziati dall'OMS, quali gli eventi cardio-vascolari, le patologie correlate all'alimentazione ed agli stili di vita, il sovrappeso e l'obesità, ecc., per i quali la figura del Dietista risulta centrale nel processo di prevenzione e riabilitazione.
Il laureato in Dietistica trova inoltre ulteriori possibilità di impiego nell’istruzione, nella ricerca e nella docenza relativamente alle discipline e competenze proprie.
Occupazione e ulteriore formazione:
La corrente rilevazione del consorzio Almalaurea indica che il 66,4% dei laureati in dietistica ha trovato un primo inserimento nel mercato del lavoro dopo 5,1 mesi dall'inizio della ricerca occupazionale. A 1 anno dal conseguimento del titolo, il 74.3% prosegue comunque nella propria formazione post-laurea. Complessivamente questi dati confermano la richiesta di tale figura professionale nonchè la sua elevata specializzazione. Per il 35,2%, i laureati in dietistica trovano impiego nel settore pubblico ed il 51,8% del totale dichiara una tipologia lavorativa a tempo indeterminato.
Il Corso inoltre dà accesso al corso di laurea magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche (LM/SNT3), a master universitari, al dottorato di ricerca e a altri corsi di perfezionamento.