Obiettivi del corso

Il corso di Laurea Magistrale interclasse in Ingegneria di Processo e dei Materiali nasce dalla trasformazione dei corsi di Laurea Specialistica in Ingegneria dei Materiali e in Ingegneria Chimica e di Processo già precedentemente attivi presso l'Ateneo di Trieste.

Il corso di laurea fornisce una preparazione avanzata nel campo della scienza e ingegneria dei materiali e dell'ingegneria chimica e di processo, che integra adeguate conoscenze e abilità già acquisite con il conseguimento della laurea di primo livello. L'obiettivo specifico del corso di laurea magistrale interclasse è quello di formare figure professionali di alto livello che sappiano coniugare le conoscenze di carattere fondamentale e le relative capacità metodologiche con le conoscenze e capacità necessarie all'analisi e alla risoluzione di problemi complessi, con particolare riguardo alla progettazione e allo sviluppo di materiali, processi e prodotti innovativi.

Il corso di laurea ha l'obiettivo di formare dottori magistrali:

- in grado di definire e impiegare modelli fisico/matematici adatti ad analizzare caratteristiche e prestazioni di materiali e prodotti, di apparecchiature, impianti e processi per la produzione degli stessi;

- capaci di procedere alla progettazione di materiali, alla progettazione e conduzione di impianti e di processi;

- capaci di progettare e condurre attività di ricerca e sviluppo nei settori dell'ingegneria di processo e dei materiali;

- capaci di sviluppare e applicare tecnologie anche innovative in tali settori

Il progetto formativo completa, approfondendolo, l'indirizzo metodologico impostato nei percorsi della Laurea Triennale in Ingegneria Industriale, mirando a sviluppare in modo sistematico le conoscenze nei settori dell'industria di processo e della ricerca applicata, con particolare attenzione per le trasformazioni dei materiali e dell'energia. Uno spazio significativo è riservato a discipline scientifiche di fondamentale supporto per l'ingegneria di processo e per l'ingegneria dei materiali, meno presenti in altri corsi magistrali dell'ingegneria, al fine di estendere in maniera organica il quadro delle conoscenze, dai macrosistemi ai materiali nanostrutturati.

Il grado di condivisione previsto per i due percorsi formativi mira a garantire una buona integrazione reciproca degli stessi, a favorire il processo di osmosi tra i contenuti della didattica e le conoscenze maturate localmente nell'ambito della ricerca nei settori dell'ingegneria chimica e dell'ingegneria dei materiali, e consente al tempo stesso un'adeguata differenziazione delle figure professionali in uscita dai due percorsi curriculari.

L'obiettivo di formare competenze e capacità fortemente interdisciplinari è un aspetto caratterizzante del corso di laurea interclasse e risponde alle esigenze sia della ricerca più avanzata, sia del mercato del lavoro. In accordo con tali obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale, le discipline affini e integrative sono scelte in modo da consentire percorsi formativi articolati, in grado di fornire conoscenze interdisciplinari, che si integrino tra loro per garantire una maggiore capacità di analisi.